Immagina Venezia, dove quattro artisti si sono trovati immersi nella più alta rappresentazione della bellezza eterna e fragile. Inevitabilmente, questa città ha giocato il ruolo di fonte d’ispirazione, spingendo gli artisti a riflettere sul concetto di Ego: Ego come sé, la prima persona singolare. Ego come Ich, mediatore tra il conscio e l’inconscio. Ego come soggetto pensante. Ego diventa EGO per l’artista, come eroe, come mano creatrice, come colui che prende decisioni in materia di Bellezza.
Qual è il ruolo dell’artista nel mondo contemporaneo? Il suo potere è paragonabile a un’onnipotenza indiscutibile? È chiamato a presentare l’unicità del sé attraverso infinite ripetizioni? Oppure deve sconvolgere lo spettatore rappresentando l’esatto opposto di ciò che definiamo Bellezza classica?
Carles Valverde, Didier Guillon, Vangelis Kyris e Anatoli Georgiev si sono confrontati con queste domande, in un’esposizione tutta al maschile a Palazzo Bonvicini, dove Arte e Bellezza si intrecciano indissolubilmente.

From left to right:
Anatoli Georgiev, Vangelis Kyris, Didier Guillon, Carles Valverde. May 2022, Venice
CARLES VALVERDE
COMPOSIZIONE DI DUE ELEMENTI MODULARI
“Per me, il concetto di EGO è l’individualità della parola ‘società’. Abbiamo sempre l’impressione di analizzare noi stessi, ma se osserviamo ciò che accade attorno a noi, l’unicità non è nulla se non è parte di un insieme. La molteplicità di un Ego è ciò che crea una società. L’Ego nelle arti è l’Ego nella creazione. Lo stato puro della creatività è completamente egoistico. Bisogna convincersi ad essere sinceri nei confronti del resto della società. L’uomo può cambiare la società – sì, credo che un individuo possa cambiarla – ma mai in un gruppo privo di riflessione.
La riflessione individuale e filosofica è più importante. Per questo motivo, il concetto che presentiamo alla Fondation Valmont è l’individualità di un elemento. Un elemento identico a tutti gli altri che mostreremo. Questo elemento egoistico costruisce il proprio Ego attraverso un altro. È il suo elemento gemello a permettere ogni possibile combinazione e quindi la creazione di Ego individuali. Forse ha a che fare con il funzionamento del nostro DNA: abbiamo tutti la stessa base, eppure combinata in modi diversi si generano individui unici. È questo che cerchiamo. Ciò che è vicino al mio lavoro è la semplicità, la ricerca dell’essenza delle cose e il mostrarla, che è, in fondo, la cosa più difficile.”
Carles Valverde, maggio 2022


DIDIER GUILLON
L’HOMME PENSANT
“L’arte è l’idea che abbiamo della bellezza, che parla ai sensi e alle emozioni.
L’artista è colui che ha il senso della bellezza e sa creare un’opera d’arte.
L’Ego è la consapevolezza di sé dell’artista, la fonte d’ispirazione per la creazione della bellezza.
For the creation of L’Homme Pensant, I wanted to consider these definitions. It is a distorted representation of the beauty, the impossible outcome of creation, a kind of non-beauty. It had to be a kind of inner cry, an inner malaise, hence the distorted physique of the character of Ego.
Per la creazione di L’Homme Pensant, ho voluto riflettere su queste definizioni. Si tratta di una rappresentazione distorta della bellezza, il risultato impossibile della creazione, una sorta di non-bellezza. Doveva essere un grido interiore, un disagio interiore, da cui deriva il fisico deformato della figura dell’Ego.
Didier Guillon, maggio 2022
VANGELIS KYRIS – ANATOLI GEORGIEV
RAIMENT OF THE SOUL
“Credo che l’EGO sia responsabile, in egual misura, sia degli aspetti positivi che di quelli negativi della specie umana. L’evoluzione dell’Ego ha distinto gli esseri umani dagli animali, permettendo loro di acquisire le necessità primarie; allo stesso tempo, però, l’Ego ha fatto sì che molte cose immateriali venissero percepite come necessarie. Così è nata la nostra civiltà: scienza, tecnologia, arte, filosofia. L’Ego è responsabile di ciò di cui l’umanità va fiera, ma il suo eccesso ha portato alle guerre e allo sviluppo dei Sette Peccati Capitali: Invidia, Gola, Accidia, Ira, Avarizia, Lussuria e Superbia. L’Ego è dunque responsabile anche di ciò che oggi è vergognoso per l’umanità. Quando la fotografia venne introdotta, i Greci usavano il termine Apathanatizo (immortalizzare) invece di fotografia. Apathanatizo significa preservare qualcosa nella memoria delle generazioni presenti e future. La vanità del fotografo lo rende simile a una figura divina, dotata di un Ego altamente sviluppato. Il mio obiettivo, come fotografo, non è immortalizzare la forma umana, ma fermare il tempo, elevare le emozioni e potenziare la memoria. Anatoli aggiunge la terza dimensione all’opera con il suo ricamo. Un frammento di vita effimera in un mondo che evolve linearmente, preservando la sua storia e, soprattutto, il suo invincibile Super-Ego.”
Vangelis Kyris, maggio 2022
“Gli esseri umani nascono con un forte senso di individualità – l’Ego – che, nel bene e nel male, domina la nostra esistenza. L’EGO è onnipresente in tutti i nostri sensi: gusto, olfatto, udito, vista e tatto. Credo che il mio lavoro di ricamo sia profondamente legato all’Ego attraverso la vista e il tatto.
L’essere umano nasce con un Ego. Lo accompagna per tutta la vita. L’Ego nasce dal gusto, dall’olfatto, dalla vista, dall’udito e dal tatto. È parte di ciò che siamo, nel bene e nel male. Io sono un ricamatore. Ricamo sulle fotografie di Vangelis Kyris. Un ricamo intrecciato con la fotografia. Un ricamo creato su costumi fotografati, ricchi di motivi e simboli, costumi risalenti a oltre due secoli fa. Riporto in vita il ricamo del passato attraverso il mio Ego. Io.”
Anatoli Georgiev, maggio 2022
